Info generali

Partenza: Piazza Regina Margherita – Alagna Valsesia (VC) – 45°51’13.7″N 7°56’13.5″E

Anello: NO

Lunghezza: 15,5 Km circa A/R

Durata: 6 h 30 min

Dislivello: 1.200 m circa

Sentiero: Sterrato, fondo battuto e alcune brevi parti su roccia.

Acqua: SI, ogni circa 20 min di salita è possibile trovare una fontana oppure un corso d’acqua da cui è possibile abbeverare il cane.

Traccia GPS: Sentiero Val d’Otro

Come arrivarci

Piemonte, proprio ai piedi del Monte Rosa, esattamente da Piazza Santa Margherita, in centro ad Alagna. Da qui inizia la nostra camminata. Provenendo da Milano si imbocca l’autostrada A8 fino all’uscita di Romagnano Sesia – Ghemme. Da qui si percorrono circa una sessantina di km, costeggiando il fiume Sesia, verso le sue origini, attraversando piccoli paesi e borghi, immersi in un paesaggio che in solo poco meno di un’ora è completamente cambiato. Pochi chilometri dall’arrivo ad Alagna si è catturati dall’immagine della Montagna che ti invita a parcheggiare il più velocemente possibile e incamminarti per raggiungere la vetta. Costeggiando sempre il fiume Sesia e mantenendolo sulla destra, è possibile parcheggiare facilmente a pochi passi dall’inizio dell’itinerario.

Salita

Come sempre, pronti e ben equipaggiati con tutto il necessario. Ricordiamoci sempre acqua per noi e per il nostro amico a 4 zampe. Guinzaglio (la lunghina di 10m a volte può fare comodo), museruola, snack energetici per noi e il nostro cane, indumenti di ricambio ed infine, scongiurandone l’utilizzo, un kit di primo soccorso.
Nel caso il tempo non fosse dei migliori oppure un po’ incerto  un indumento impermeabile e anti-vento può essere molto utile.

Zaino in spalla, Via!

Il percorso è ben segnalato fin dall’inizio, infatti è ben visibile un cartello in legno che riporta la scritta “Otro” proprio a sinistra delle strisce pedonali che permettono di attraversare la piazza lasciandoci alle spalle la chiesa di San Giovanni Battista e sulla destra più in alto gli impianti di risalita. Il sentiero serpeggia tra le abitazioni del centro fino ad arrivare ad una scalinata. Qui l’ascesa si fa un po’ ripida ma il sentiero è semplice anche se un po’ faticoso. Dopo un’altro semplice tratto si prende il bivio a destra, quello più impervio e si continua a salire tramite degli scaloni di roccia. La fatica si ripaga da subito dato che sono presenti parecchi punti panoramici. Dagli scaloni di roccia si passa gradualmente ad un sentiero battuto, sempre con una pendenza importante, completamente immerso in un bellissimo bosco di larici.

Fortunatamente ho la giacca impermeabile perchè inizia a piovere… non poco! Ma ben equipaggiati non ci facciamo intimidire dall’acqua e proseguiamo!

Circa 25 min dopo l’inizio del nostro itinerario scorgiamo sul lato sinistra una breve deviazione di circa 300 m che ci porta più in basso verso la cascata Caldaia dell’Otro. Vale sicuramente la pena di scendere e poi di risalire per godersi lo spettacolo.

Cascata Caldaia dell’Otro

Ritornati sul sentiero 203, quello principale, si continua a salire. Incontriamo una fontana, dove i cani si possono abbeverare, prendiamo la salita verso destra e poco dopo 15 – 20 min è possibile fare una breve deviazione del percorso e raggiungere le Miniere di Manganese. Delle vere e proprie miniere di estrazione del minerale manganese, di proprietà della FIAT, utilizzate fin dall’inizio del XX sec. Zona davvero curiosa, sono presenti molte indicazioni e cartelli dettagliati che spiegano l’attività e cosa fossero i ruderi ancora presenti. Fate però attenzione anche ai vostri amici a 4 zampe, potrebbero esserci zone chiuse o pericolose.

Miniere di Manganese

Da qui si può tornare indietro e continuare la salita classica oppure seguire un sentiero leggermente più ripido che corre a fianco a quello principale, attraverso i due blocchi di miniere per ricongiungersi poi più a monte.

Ci siamo quasi al primo traguardo. Da qui poi il sentiero si fa più facile tranne per qualche breve tratto, in poche decine di minuti arriviamo in località Follu. Qui la valle si fa decisamente più ampia ed è presente un piccolo borgo caratterizzato da abitazioni tipiche della civiltà Walser. Qui è possibile fare una breve sosta, anche per la presenza del Rifugio Zar Sanni, che offre oltre alla caffetteria anche ottime torte e crostate.

località Follu

Da qui è possibile raggiungere in circa 20 min un punto panoramico salendo a fianco al versante sul lato destro. Purtroppo le condizioni meteo non permettono di godere del panorama, perciò decidiamo di ristorare noi e i cani e ripartire .

Su un sentiero quasi completamente pianeggiante decidiamo di raggiungere in meno di 30 min la località Pianmisura. Il nostro traguardo finale è il Passo Foric con i suoi 2.430 m, per cui svoltiamo a destra e inizia una ripida e dura salita. Lungo tutto il lato sinistro è presente un ruscello che consente ai nostri cani di abbeverarsi in caso di necessità. Il sentiero si fa molto stretto tanto da ospitare appena i nostri piedi e le zampe dei nostri cani. Tornanti e scalini ci fanno guadagnare dislivello. Ogni volta che ci si guarda indietro su conquista un piccolo scorcio di panorama. Davvero arduo, ma ogni passo fa dimenticare la fatica. Quando manca poco meno di un chilometro dalla vetta la valle si allarga e la pendenza diminuisce. Dal Passo Foric è possibile svalicare e collegarsi con la Valle dell’Olen.

Breve sosta, qualche sorso di acqua e uno snack per i nostri cani e ora pensiamo al pranzo.

Maya quasi in vetta

Scendiamo lungo il percorso della salita e decidiamo di fermarci nuovamente al Rifugio Zar Sanni che, dopo torte e crostate, ci ha conquistato e decidiamo di assaggiare anche le proposte tipiche del pranzo a base di polenta e formaggio, il tutto con un buon bicchiere di vino.

Purtroppo la sosta dove allegria, compiacimento e relax dura davvero poco. Come si sa in montagna il tempo varia velocemente e così è stato. Sta per piovere.

Ci prepariamo alla discesa bene equipaggiati e in circa 45 min siamo di nuovo in Piazza Santa Margherita, dove ha fatto capolino anche il sole.

Veramente una passeggiata spettacolare, non ho altre parole per definirla. Una zona che mi ha conquistato e vorrò tornarci al più presto.

Per saperne di più https://www.alagna.it

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